L'olio essenziale di rosmarino contiene 82 composti che costituiscono dal 96,7% al 99,9% dell'intero olio essenziale. Questi composti possono essere classificati in quattro categorie: idrocarburi monoterpenici, che sono la categoria predominante, seguiti dai monoterpeni ossigenati, dai sesquiterpeni e da altri componenti minori.
Nei monoterpeni ossigenati, i composti prevalenti includono l'eucaliptolo, ossia il 1,8-cineolo (da 7,7% a 58,6%), il linalolo (da 0,1% a 4,6%), la canfora (da 3,1% a 14,7%), l'a-terpineolo (da 1,5% a 4,2%), il borneolo (da 4,1% a 11%), il verbenone (da 0% a 12,5%) e l'acetato di bornile (da 0,1% a 3,0%).
Tra gli idrocarburi monoterpenici, i composti più rappresentati comprendono l'a-pinene (da 13,6% a 27,1%), il canfene (da 3,4% a 7,4%), il b-pinene (da 0% a 3,9%), il limonene (da 0% a 3,5%) e il terpinolene (da 0% a 3,15%) [15].
Una suddivisione ulteriore può essere effettuata in base al chemiotipo dell’olio:
cineoliferum: alto contenuto di 1,8-cineolo;
canforato: canfora 20%;
verbenoniferum: verbenone 15%.
La composizione dell'olio essenziale di rosmarino, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, è estremamente variabile e sembra essere influenzata significativamente da diversi fattori intrinseci alla specie, tra cui il patrimonio genetico, l'età, lo stadio di sviluppo e la parte della pianta esaminata, così come da fattori estrinseci come le condizioni climatiche e del suolo.
Alcuni studi hanno esaminato la composizione degli oli essenziali di rosmarino in condizioni di stress idrico, con i seguenti risultati:
in linea generale, si è notata una diminuzione della profondità delle radici, dell'olio essenziale e della sostanza secca, ad eccezione del numero dei rami
l'α-pinene, l'eucaliptolo (1,8 cineolo) e il borneolo emergono come i principali composti negli oli essenziali delle piante sottoposte a stress idrico.
lo stress idrico ha influenzato numerosi tratti morfologici, la resa in produzione sia della parte aerea che della parte sotterranea, la percentuale e la resa degli oli essenziali e dei loro composti. Inoltre, la maggior parte dei tratti morfologici e delle rese, ad eccezione di quelle dell'olio essenziale, ha mostrato una diminuzione proporzionale all'aumentare dell'intensità dello stress.
l’impiego di sostanze, come l'acido salicilico, può potenziare la capacità delle piante di resistere allo stress idrico, producendo effetti positivi sulla produzione delle foglie, delle radici, e degli oli essenziali, influenzando anche la composizione di quest’ultimi.
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